sabato 31 ottobre 2009

Le attrezzature e gli utensili di un orologiaio manutentore

Quanto segue è solo un parte delle attrezzature, ma è il minimo che occorre .
-Banco di lavoro ergonomico con lampada e sedia
-Lavatrice per orologi, del tipo manuale, per il lavaggio dei movimenti, completamente smontati
-Pulitrice da banco con aspiratore e fitro, per la lucidatura di casse e bracciali
-Vasca a ultrasoni per il lavaggio di casse e bacciali
-Un apparecchio per il controllo dell'impermeabilità, fino a 10 atm.
-Smagnetizzatore
-ciclotest, apparecchio per il controllo dinamico della marcia ed efficenza ricarica orologi automatici
-apricasse, apparecchio in grado di aprire qualsiasi tipo di fondo a vite, senza danneggiare la cassa stessa
-cronocomparatore, serve per verificare il buon funzionamento dell'orologio, ampiezza oscillazione, errore di posizione, errore i battuta, marcia in sec/giorno nell varie posizioni, ecc...
-punzoniera
-platax
-equilibratore.
-ottocifre
-apparecchio per l'impianto/espianto e regolazione delle pietre ( rubini )
-morsa da banco
-utensile per piazzare i vetri
-flessibile da banco con accessori
-calibro comparatore centesimale
E naturalmente...
serie cacciaviti, serie pinzette, serie lenti (o monocoli), serie tenaglie tronchesi di varia foggia, morsetti di varie misure, morsetti per lavori specifici ( esempio per rimuovere viti compensazione dal bilancere ),portamovimenti con serraggio a vite, portaolio, oliatori di varia misura, olii, almeno un paio di benziniere, leva sfere, leva ruote, spazzole e pennelli, grattabugie, togli ansette, coltello per aprire fondelli a pressione, martello, soffietto, Stecchi, sambuco, Rodico, assortimento di lime di varie forme e taglio, lime diamantate, martello, tasselli acciaio e ottone forati di vari tipi, pietre e carte abrasive di varie grana, assortimento di alesatori di varie misure, scatole e campane per riporre i movimenti smontati i quadranti e le sfere (onde non rovinarli) ecc...
E questa non è che una parte di quello che serve ad un orologiaio manutentore, per farvene un'idea potrete consultare i seguenti cataloghi on line:
ma ci sono tanti altri fornitori di utensileria per orologiai anche in Italia.
Tanto per quantificare in maniera approssimativa e per difetto, il solo investimento iniziale, in attrezzature e utensili, che un orologiaio manutentore deve affrontare, comporta un investimento iniziale di:
EURO 12.500,00 + IVA 20%
prezzi su base catalogo beco-technic 2005
Nel prosimo post cominceremo a parlare degli orologiai manutentori riparatori

OROLOGICANE INCOMPETENTE


Oltre ad non essere riuscito a togliere una vite rotta, ha massacrato la platina, senza peraltro riuscire a rimuovere la parte della vite rimasta nella platina e posto in essere un fissaggio del movimento alla ghiera assolutamente improponibile.
Inoltra appare evidente la mancanza di riguardo per quanto riguarda le altre viti, che appaiono segnate da un uso improprio del cacciavite o di un cacciavite assolutamente non adeguatamente affilato.
Questo è quello che succede quando ci si affida ad un "manutentore" senza cognizione di causa....
UN OROLOGIACANE
Da notare che non si tratta di un orologio da pocchi euro, ma di un Rolex.

mercoledì 28 ottobre 2009

Cosa è in grado di fare un manutentore

Chi è un orologiaio manutentore, l'ho gia detto in un post precedente.

L'orologiaio manutentore si occuperà della manutenzione ordinaria degli orologi, cioè la revisione periodica da farsi di norma in un periodo compreso dai 3 ai 5 anni, termini di tempo per evitare che i lubrificanti ormai deteriorati , diano inizio al processo di usura alle varie componenti di un orologio.
E per questi operatori è indispensabile la totale reperibilità dei ricambi nuovi, vetri, corone, canotti, guarnizioni, bracciali e tutte le varie componenti del meccanismo, *naturalmente originali.

Dovranno assicurare che tutte le funzioni previste per quell'orologio siano perfette, ad esempio l'impermebilita, la cronografia, il datario, la ricarica automatica, la precisione di marcia prevista per quello specifico orologio, la pulizia della cassa e del bracciale con l'eventuale rimessa a "nuovo" ove possibile, ecc...

*Questa per alcuni è una limitazione, ma è la sola attività che possono svolgere a regola d'arte.

Nel Prossimo articolo parleremo delle attrezzature da banco indispensabili per un orologiaio manutentore

Il posto di lavoro e l'orologiaio

Come avete visto nelle fotografie pubblicate non serve un grandissimo spazio, quello che conta e sistemare il tutto a portata di mano, limitando al minimo quanto installato in modo fisso.
Quanto sopra perchè il locale deve essere in perfetto stato di pulizia, sporco e polvere sono nemici acerrimi per un orologio.
Tutti i giorni, prima dell'inizio dell'attività, si deve provvedere alla pulizia del locale e delle apparecchiature, tempo perso circa 15 minuti.

Anche l'orologiaio deve attenersi alle stesse regole, dovrà indossare un camice pulito chiuso ai polsi e di tessuto antistatico, avere mani e unghie curate e pulite, mantenere la pelle delle mani e del viso idratata, onde evitare squamazioni della pelle che inevitabilmente si riverserà sull'orologio, basta pochissimo perchè un orologio si fermi, se si è afflitti dalla forfora usare una cuffia usa e getta.

In laboratorio possono accedere solo gli orologiai, quindi i clienti vanno ricevuti in altro luogo o perlomeno separati da un vetro con una piccola apertura.

Sul banco di lavoro ci deve essere solo un orologio e non un accozzaglia di orologi smontati o semismontati, fà pensare che chi opera sia disorganizzato e pasticcione.

Nel rispetto della privacy, non si mettono in mostra orologi di altri clienti.

Se il laboratorio è in un locale aperto al pubblico (negozio), bisognerà isolarlo in maniera adeguata.

Nel Prossimo articolo parleremo di cosa ci si deve aspettare da un orologiaio manutentore


giovedì 22 ottobre 2009

Il mio angolo da pensionato


Sulla destra si intravede un tornio per grossa orologeria, a destra (non si vede ma c'è) un banco aspirante con pulitrice.
Ovviamente c'è una porta scorrevole che divide all'occorrenza i due locali.






Qualche veduta del mio mini laboratorio, il tutto in 3 metri per 2.




non tutto è in ordine, ma ero alle prese con la sostituzione della caldaia e relative pulizie.




giovedì 8 ottobre 2009

L'orologiaio manutentore

Lasciando perdere la categoria dei "pilettari" ovvero quelli che sono e non sempre, in grado di cambiare una pila, occupiamoci della stragrande maggioranza degli orologiai.
I MANUTENTORI
La prima considerazione da fare è come si sono formati e cosa sanno fare effettivamente, test tipico quello dello smontaggio "COMPLETO" e relativo riassemblaggio di un orologio semplice (solo tempo) nuovo e in perfetta efficenza con tutti i parametri idonei ad un perfetto funzionamento dello stesso.
La seconda è in che ambiente lavorano ( non sono i metri quadrati che fanno la capacità), il livello di ordine e pulizia, sia ambientali che personali, con quali attrezzature,e come le mantengono in efficenza.
La terza considerazione è la capacità di analizzare il perché del malfunzionamento, troppo spesso e senza alcun senso logico viene data la fatidica sentenza" va revisionato" il che nella maggior parte dei casi consiste nello smontaggio troppo spesso incompleto, un sommario lavaggio, la sostituzione del "pezzo rotto o inservibile, esempio: totalmente ruggine o molla rotta ecc.., relativo rimontaggio approssimativa lubrificazione e se va bene un sommario controllo con più o meno idonei strumenti di controllo ( i crono comparatori, compresi quelli ricavati in maniera hobbistica con personal computer).
Volutamente il valutatore spesso mette alla prova , prima del test la capacità di analisi apportano "difetti" minimi, più o meno vistosi che vanno ricercati e ovviamente corretti.
Questo in linea generale e senza generalizzare, perché di ottimi manutentori ce ne sono molti.
Nel prossimo articolo parleremo ancora dei manutentori ma con maggior attenzione al posto di lavoro e delle attrezzature che ci si aspetta di trovare, per svolgere questa attività

Orantiqua questo sconosciuto

Per non disperdere un patrimonio centenario di conoscenze, da oggi comincerò a raccontarvi e insegnarvi come si diventa orologiai con la O maiuscola.

La mia storia comincia a cavallo tra le due guerre, quando mio nonno, capo reparto attrezzeria presso la Borletti di Milano, per sbarcare il lunario e con una famiglia numerosa ( 7 figli ) comincia l'attività di costruzione di pezzi di ricambio per orologi in genere.
Nel 1920 nasce mio padre, all'età di 14 anni viene mandato a bottega per apprendere il mestiere dell'orologiaio riparatore, svolge il suo apprendistato presso la ditta Galvani di Milano, la stessa che molti anni dopo vedrà il ben più famoso "Adriano...".
Durante la guerra è anch'esso impiegato presso la Borletti, nel reparto attrezzeria. Prosegue poi la sua attività, come artigiano Orologiaio, fino al 1980.

1949 anno della mia nascita, voglia di studiare non molta, a 13 anni vengo avviato, al mestiere. Rimango sotto l'ala del babbo fino al 1968, quando vengo assunto presso il laboratorio Rolex di Milano. In quel periodo affino le mie capacità con corsi presso la casa madre a Ginevra e pongo le basi per la futura attività artigianale.
Sucessivamente e in ordine cronologico ulteriori esperienze presso Rocca GM di Milano e Tempitalia (Seiko).
Dal 1976 esercito in forma artigianale.
Dal 1976 al 1978 come titolare del centro assistenza Tecnica Seiko,per la Lombardia
La passata e presente attività, è caratterizzata dai trascorsi precedenti, infatti il mio lavoro comporta per un buon due terzi il restauro e la costruzione di parti di orologio, per la maggior parte polso e tasca, il rimanente è dedicato all'orolgeria moderna d'alta gamma,, ma non disdegno la grossa orologeria, escluso gli orologi da torre, che non saprei dove metterli.
Oggi da buon pensionato, continuo a frequentare "il banchetto", altrimenti mi annoierei a morte e ho cominciato a dispensare conoscenza e sapere.